giovedì 27 maggio 2010

Sono ubriaco

Sono ubriaco perché oggi ho notato che vicino al polso della mia mano sinistra si è formata una specie di pallina sotto pelle e la paura del cancro ritorna. E io voglio solo dimenticare, ma non è possibile. Al più presto andrò a farmi visitare, ma stanotte voglio bruciarmi il cervello.

sabato 22 maggio 2010

Quanto testa di cazzo devi essere per sostenere che dall'omosessualità si possa guarire?

Tanto.

Ho visto il sito che segue su Spetteguless:

http://omosessualitaeidentita.blogspot.com/

Mi unisco anche io a coloro che segnalano il blog perché viola le norme di pubblicazione di Blogger.

Se anche voi pensate sia opportuno segnalare il blog, potete farlo seguendo il link qui sotto:

http://www.google.com/support/blogger/bin/request.py?contact_type=hate_speech&blog_URL=&blog_ID=

domenica 16 maggio 2010

Lussuria Londinese


La mia fortuna è stata la mia supervisor lesbica. La mia vita da cleaning lady scorreva tranquilla da un paio di settimane quando lei, il mio capo, è tornata dalle ferie. Alison. Mi è bastato uno sguardo per capire che era lesbica. A lei credo si bastato un millisecondo per capire che ero gay. Alison è una di quelle lesbiche pure e dure che fanno paura a noi poveri gay delicati. Un po' tipo Muffler in Another Gay Movie: segue diapositiva:




Bene, ora che avete capito il tipo, posso proseguire con la narrazione. Alison mi ha subito preso in simpatia e, scortandomi sotto la sua ala protettrice, mi ha fatto conoscere un'infinità di locali e disco gay di Londra dove ci siamo divertite come pazze.

A lei ho raccontato tutta la mia storia e abbiamo pianto insieme. A lei ho confessato che ciò che desideravo era abbandonarmi al piacere dei sensi con quanti più uomini possibile. E lei ha fatto sì che il mio desiderio si avverasse, senza che io sapessi ciò che mi aspettava.

Un giorno, a lavoro, mi ferma per dirmi che un suo amico aveva urgente bisogno di lezioni di italiano perché la sua azienda l'avrebbe mandato per un anno in Italia. La paga era davvero molto buona ed io ho accettato subito. Da brava maestrina preparo le mie lezioni con la massima diligenza e mi avvio verso il quartiere di Bloomsbury dove il tizio abitava. E nella mia mente pensavo a quanto figo fosse abitare a Bloomsbury, dove aveva vissuto Virginia Woolf, dove si respira ricchezza e cultura.

La casa di Daniel, poi, mi ha lasciato senza fiato. All'interno di un palazzo di inizio novecento, in stile liberty, casa sua era su due piani sfavillanti di mobili d'epoca e quadri di valore. Dalla soggezione non riuscivo a parlare. Andammo nel suo studio e, dopo qualche convenevole, cominciai la mia lezione in modo meccanico. Daniel si accorse subito che non ero a mio agio e (quanto cazzo adoro gli inglesi!) mi offrì una tazza di tè per farmi sentire a casa.

Non mi ci volle molto per capire che Daniel l'italiano lo parlava già molto bene di suo e che, forse, c'era sotto qualcosa d'altro. Il discorso cadde su Alison, che scoprii essere la sua più cara amica. E parlando di lei, seduti vicini, cominciammo a sfiorarci. Prima lui, con una mano sulla mia spalla. Poi io, una carezza sul volto con la scusa di togliergli una briciola dal viso. E poi i suoi occhi color nocciola sempre più vicini ai miei, fino a scomparire in un bacio profondo, animale.

Il mio corpo pulsava ovunque e lui, sopra di me, cominciava a spogliarsi e a spogliarmi. E qui giunse la proposta indecente:

"Tra un'ora saranno qui alcuni miei amici... preferisci continuare da solo con me o aspettare e ricominciare anche in loro compagnia?"

Non capivo più niente. So solo che, con una sicurezza che difficilmente mi appartiene, gli ho risposto che avrei fatto entrambe le cose. Lui mi ha sorriso. Siamo saliti in camera sua, ci siamo baciati, leccati, morsi, posseduti, assaporati. Siamo venuti l'uno sul torace dell'altro e ci siamo abbracciati così e ci siamo coccolati, per calmarci.

Da lì a poco sarebbe cominciato un folle pomeriggio.

To be continued...

(e stavolta cercherò di non fare passare troppo tempo)

domenica 18 aprile 2010

Did you know that...

... dolphins are just gay sharks?


Vale la pena guardare i nuovi episodi di Glee anche solo per questa battuta. E Will Schuester, of course.









Ok, so di comportarmi come un'adolescente in piena crisi ormonale, ma tant'è.

martedì 23 marzo 2010

Buon compleanno a me!




E' ufficialmente il mio compleanno. E ricomincio a contare da uno, per mille ragioni :)

mercoledì 17 marzo 2010

Sogno il giorno in cui...

...uscendo di casa tutti ci insultino dicendoci 'Gay!'.

Per ora dobbiamo accontentarci di 'finocchio', 'ricchione', 'rotto in culo', 'frocio di merda'. O, al massimo, 'gay di merda' se chi ci insulta vuole darsi un tono più internazionale.

mercoledì 10 marzo 2010

Londra - Jobs: Zitellaccia Cleaning Lady



A Londra ho fatto un po' di tutto.
Quando i soldi che avevo stanziato per la mia fuga stavano per finire mi sono messo seriamente alla ricerca di un lavoro. Beh, mi dicevo, un laureato col massimo dei voti con tanto di dottorato non avrà certo problemi a trovare qualcosa di interessante. Beh, non proprio. Il primo lavoro che ho trovato è stato quello di addetto alla pulizia in un McDonald, che sembra essere una delle figure professionali più ricercate della città. Così ho imparato quanto la gente possa essere sporca e credo di essermi immunizzato dalle più gravi malattie infettive per sempre. I primi giorni, non scherzo, spruzzavo quantità industriali di profumo sulla mascherina che indossavo prima di pulire i cessi. Poi mi sono abituato agli odori e alle secrezioni umane più disparate e ho cominciato a risparmiare in profumi. Allora non sapevo che la svolta era dietro l'angolo, e non sapevo che fare la Cleaning Lady mi avrebbe aperto le porte della lussuria londinese.

To be continued...

martedì 9 marzo 2010

La neve ha rotto il cazzo

Scusate il francesismo, ma io voglio il sole, la primavera e festeggiare il mio XXesimo compleanno.

E i risultati delle analisi che mi vedono sanno come un pesce :)

martedì 2 marzo 2010

Io non posso assentarmi per mangiare un panino.

Se non finisco una traduzione in tempo, non mi pagano.

Se non spedisco una domanda per un concorso in tempo, non la accettano.

Se dimentico un qualunque documento necessario per ottenere un contratto a progetto all'università, il lavoro me lo posso scordare.


No, io non posso assentarmi per mangiare un panino. E lo trovo pure giusto, per il rispetto di chi compete con me. Si chiama rispetto delle regole della democrazia.

Ma forse pensarla così è sbagliato e io sono totalmente out.

venerdì 19 febbraio 2010

Londra (1)

Il primo impatto con la città, appena arrivato all'aeroporto, è stato quello di essere uno fra tanti. Ed era quello che cercavo. L'essere anonimo tra sconosciuti. Londra è una città in cui ci si può perdere. L'indifferenza delle persone può essere un rifugio.

Sono arrivato lì con i soldi sufficienti per viverci un mesetto, d'estate. Ma poi ci sono restato un po' più a lungo, fino all'inizio del 2010. E per farlo ho dovuto smettere di cercare di essere invisibile e tutto un mondo mi si è dischiuso. Ve ne parlerò nei prossimi post, raccontandovi i momenti per me più importanti.

Ginger and Lemon



L'ho scoperto a Londra. L'infuso di zenzero e limone, ed ora è come una droga. Ancora meglio se fatto con zenzero fresco e limone grattuggiato, come nella foto. Si potrà anche fumare? ;)

giovedì 18 febbraio 2010

Le sue ultime parole per me

...sono state:

'Stai sereno'.


Credo sia ora di ascoltare il suo consiglio.

martedì 16 febbraio 2010

Come raccontare ciò che mi è successo in questo anno e più di assenza?

Forse la cosa migliore è dire tutto in breve.

Il mio ultimo post risale al periodo natalizio del 2008. In quello stesso periodo, pochi giorni dopo il post, è morto mio nonno, la mia guida in tanti momenti difficili della vita. Si è spento lentamente, una mente lucidissima imprigionata in un corpo paralizzato malato di SLA.

Lentamente, la realtà per come la conoscevo ha cominciato a sgretolarsi.

Verso fine gennaio 2009, subito dopo aver discusso la tesi di dottorato, ho scoperto di essere malato. Quello che sembrava essere un innocuo neo era in realtà un tumore in fase iniziale. Operazione di rimozione del tumore e chemio. Ho chiaramente perso ogni lavoro che avevo, grazie ai contratti a progetto che non mi tutelavano in alcun modo.

E poi la voglia di scappare via. Ho fatto fagotto e ho vissuto a Londra per qualche mese, perdendomi in una vita di squilibri.

Ma sono sopravvissuto a tutto questo ed ora cerco di riaffacciarmi alla normalità come la conoscevo. Perché forse tornare indietro non è sempre un fallimento.


Grazie per le parole che mi avete detto nei commenti al post precedente. Mi hanno fatto bene.

lunedì 15 febbraio 2010

Di ritorno

Il lungo viaggio è finito e io sono ritornato.

Dove sono stato in tutto questo tempo? Lontano da me.

Perché non ho salutato nessuno? Perché non ho salutato nemmeno me stesso.

Racconterò mai ciò che mi è successo e come sono sopravvissuto? Sì, ora sono pronto e nei prossimi giorni mi lascerò andare a confessioni non richeste. Ma che mi faranno bene. E se vi ho fatto preoccupare, scusatemi.